Adriatica Oli risponde con Oil Check, il sistema in grado di monitorare in tempo reale le quantità di olio raccolte, al problema delle frodi nella raccolta degli oli vegetali esausti.
Nel mese di maggio sono state scoperte delle frodi nel mercato del biodiesel UCO (used cooking oil) in Olanda, dove un produttore ha venduto come sostenibile una quantità di biocombustibile più alta rispetto alle materie prime sostenibili acquistate. L’inchiesta riguarda anche altre società in Belgio e nel Regno Unito. Le indagini penali sono ancora in corso in questi paesi, ma intanto al produttore di biodiesel è stata ritirata la certificazione ISCC (International Sustainability & Carbon Certification) da parte dell’organismo di certificazione responsabile.
Per questo motivo oggi a Bruxelles l’associazione europea EWABA (European Waste to Advanced Biofuels Association), che rappresenta tutta la filiera del recupero degli oli vegetali esausti, ha organizzato un incontro al quale ha partecipato anche Giorgio Tanoni – CEO di Adriatica Oli – per affrontare il grave problema delle frodi nella gestione degli UCO, che sta preoccupando e minacciando tutta Europa. Il risultato del lavoro di oggi a Bruxelles, a nome dell’industria europea, verrà discusso nelle prossime settimane con l’organismo dell’ISCC.
Durante l’incontro odierno, Adriatica Oli ha presentato Oil Check: sistema industry 4.0 in grado di monitorare in tempo reale le quantità di olio presenti all‘interno dei contenitori e di controllare tempestivamente i flussi in aumento e in diminuzione. Una tecnologia che può essere inserita in qualsiasi tipo di contenitore, che consente di garantire la tracciabilità totale dell’olio vegetale esausto raccolto. Questa soluzione, pensata per tutte le attività horeca e le industrie del food, potrebbe essere annoverata su scala europea come una delle soluzioni anti-frode per il settore.
È ovvio, quindi, che la corretta gestione degli oli vegetali esausti sia un tema da non sottovalutare. Si stima tra l’altro che per ogni tonnellata di biodiesel prodotto da oli vegetali esausti e utilizzato come combustibile in sostituzione al diesel fossile, si evitano 3,13 tonnellate di CO2eq e si risparmiano 1,29 metri cubi di acqua. Un esempio virtuoso di economia circolare questo, che porta benefici all’ambiente e non solo.