
L'olio esausto da rifiuto a risorsa!
“…dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”
Con la collaborazione delle Amministrazioni Comunali che attivano il servizio di raccolta differenziata degli oli alimentari di produzione domestica e con l’aiuto dei cittadini “ricicloni” è possibile trasformare un rifiuto inquinante da danno ambientale a risorsa!
Dona anche tu una nuova vita all'olio vegetale esausto!
Esistono molti mezzi per prenderci cura di noi stessi e di quello che ci è caro.
Uno di questi è “Olivia”, un contenitore per la raccolta differenziata di olio alimentare usato.
Utilizza Olivia e porterai valore al mondo vicino a te.

Benefici ambientali ed economici
Olivia giova all’ambiente e alla qualità della tua vita.
Ricorrendo a Olivia ogni volta che produci oli esausti in casa:
- puoi evitare inconvenienti e spese per gli scarichi domestici, infatti l’olio versato nel lavandino ne intasa le condutture;
- puoi diminuire i costi di depurazione a carico del Comune, e quindi, dei cittadini. Pensa che ogni kg d’olio che raggiunge il depuratore genera un costo di manutenzione di circa 1 euro;
- permetti alla flora dei nostri paesaggi di crescere sana. L’olio, versato nel terreno, crea un film attorno alle radici delle piante che ostacola l’assorbimento delle sostanze nutritive;
- contribuisci alla salvaguardia di fiumi a mari. Immagina che 4kg di olio, versati su uno specchio d’acqua, inquinano una superficie estesa come 1 campo di calcio, 6 piscine olimpioniche, 30 campi da tennis;
Missione
Sensibilizzazione ambientale. E’ questo il caposaldo di Per Olivia, la campagna nazionale itinerante, rivolta ai cittadini al fine di educarli alla buona pratica di conferimento degli oli.
Al fine di informare i cittadini sono previsti:
- road-show che si avvalgono di Oliver, un mezzo itinerante e colorato dotato di impianto audio/video e pannelli solari per la sua alimentazione. Gli eventi vengono pianificati di volta in volta di concerto con le Amministrazioni Comunali in punti di grande afflusso o passaggio (piazze, mercati, centri commerciali);
- incontri pubblici dove, oltre a spiegare i risultati della raccolta differenziata di tutti i rifiuti, vengono spiegati i benefici derivanti dalla differenziazione dell’olio vegetale;
Al fine di educare i baby-cittadini sono previste per le scuole primarie:
- giornate formative;
- concorsi educativi sul tema recupero oli;
- olimpiadi del riciclo oli.

FAQ
L’olio vegetale esausto che il cittadino può portare a Olivia è solo l’ olio residuo dalla frittura?
Assolutamente no. E’ possibile portare a Olivia tutto l’olio alimentare. Quindi anche: olio dei sottolio, olio dei sottaceti, olio scaduto. Mai olio minerale.
L’olio vegetale esausto viene raccolto e riciclato per produrre nuovo olio alimentare?
Assolutamente no. I possibili impieghi sono stabiliti dalla legge. L’olio viene trasformato in altri prodotti non destinati all’industria alimentare , bensì in biodiesel, distaccanti per l’edilizia, saponi, prodotti per la cosmesi ed altri.
L’olio vegetale, una volta usato, può essere impiegato direttamente come carburante per la mia auto?
Assolutamente no. Affinché diventi carburante l’olio deve essere sottoposto a processi industriali di rigenerazione.
L’olio così com’è, a lungo andare, rovinerebbe il motore della vettura che alimenta.
Nel mio Comune non c’è Olivia, il contenitore per la raccolta differenziata degli oli. Come mi debbo comportare?
Sollecita il tuo Comune affinché attivi il servizio; è possibile rivolgendosi all’ufficio ambiente.
Vuoi dare il tuo contributo come cittadino?
Ecco cosa puoi fare:





Cosa puoi portare a Olivia?
Raccogli e conferisci gli oli alimentari provenienti:
- dalle fritture
- da fondi di cottura degli alimenti
- dalla conservazione degli alimenti (ad esempio da scatolette di tonno, acciughe e carciofini)
- e tutti gli oli residui dalla cucina, anche quelli scaduti
NO OLIO MINERALE!
Come possono contribuire le istituzioni?
Ogni anno in Italia vengono prodotte circa 260.000 tonnellate di olio vegetale esausto di cui:
- 166.000 tonnellate (64%) da consumi domestici dei cittadini;
- 94.000 tonnellate (36%) viene prodotto dal settore della ristorazione e dell’accoglienza (ristoranti, bar, alberghi), e dalle attività commerciali e industriali (friggitorie, laboratori di rosticcerie, ristorazione industriale)ANTO grafico andrebbe tolto o rifatto perche’ percentuali non corrette.
Salta subito all’occhio il grosso quantitativo che può essere disperso nell’ambiente se l’Amministrazione Comunale non decide di attivare il servizio di raccolta differenziata degli oli rivolto ai cittadini.
L’olio esausto, se gettato nelle tubazioni di scarico delle abitazioni, provoca frequenti otturazioni e, giunto al depuratore, viene solo parzialmente eliminato se presenti i disoleatori.
Anche laddove esistono impianti adeguati, lo smaltimento di queste enormi quantità di residuo oleoso non è privo di inconvenienti. L’olio vegetale comporta infatti un notevole aumento dei costi di gestione e manutenzione dei depuratori (1 euro per ogni kg di olio che raggiunge l’impianto).
Inoltre, l’attivazione del servizio da parte dei Comuni contribuisce al raggiungimento, degli obiettivi minimi di raccolta differenziata fissati per legge (D.Lgs.152/2006 e s.m.i.).