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Entra in vigore il divieto di pagamento in contanti degli stipendi

Anche nel settore HORECA, dallo scorso 1° luglio tutte le retribuzioni dovranno essere corrisposte con mezzi tracciabili.

Sono previste sanzioni fino a 5.000 euro  in caso di pagamento in contanti, metodo retributivo ormai completamente bandito.
L’obiettivo della novità è quello di porre fine alla  pratica di false buste paga e alle minacce di licenziamento da parte di alcuni datori di lavoro.

L’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) ha pubblicato un parere Prot.  4538 del 22 maggio 2018, in risposta ad un quesito della Guardia di Finanza in merito al nuovo obbligo di pagamento della retribuzione ai dipendenti e dei compensi ai collaboratori unicamente con modalità tracciabili, posto a carico dei datori di lavoro e committenti dalla legge di bilancio (articolo 1, commi 910-913, della legge 205/2017).

Le modalità previste come obbligatorie dal 1 luglio scorso e inserite nella Legge  di Bilancio 2018:

  • bonifico sul conto identificato dal codice Iban indicato dal lavoratore
  • strumenti di pagamento elettronico
  • pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento
  • emissione di assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato

Le nuove norme prevedono alcune esclusioni: saranno esonerati dall’obbligo di pagare lo stipendio con metodi tracciabili i datori di lavoro per rapporti di lavoro domestico che rientrano nella sfera applicativa dei contratti collettivi nazionali per gli addetti a servizi familiari e domestici.

In sintesi, i datori di lavoro domestico potranno continuare a pagare colf, badanti e baby sitter in contanti, vista le peculiarità della tipologia di lavoro subordinato.

IL TESTO INFORMATIVO E’ RIPORTATO IN MANIERA SEMPLIFICATA. SI CONSIGLIA VIVAMENTE IL LETTORE DI CONSULTARE IL TESTO UFFICIALE DI LEGGE.

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