fbpx

Home Restaurant, nuova insidia per i ristoranti tradizionali

Home Restaurant

Anche nel “Bel Paese” tenta di prendere piede l’Home Restaurant, una nuova pratica per cui, chi ama stare ai fornelli, può trasformare la propria abitazione e la propria cucina in un ristorante occasionalmente aperto ad amici, conoscenti o a perfetti sconosciuti.

La tendenza è partita nel 2006 con i guerrilla-restaurant a New York, per poi diffondersi nel 2009 anche nel Regno Unito. Favorita dai social network la moda si è estesa rapidamente dando origine alla nascita dei Supper Club newyorkesi che hanno preso spunto dalle Case Particular cubane.

Una passione, quella della cucina, che si può trasformare in un vero e proprio business, nel rispetto delle regole previste dalla legge di ciascun Paese.

In Italia gli Home Restaurant, diffusi sulle piattaforme social-eating, sono una minaccia per le attività di ristorazione che, sottoposte a numerose prescrizioni ed esposte ai nodi della burocrazia vedono il loro business sempre più debilitato.

Fortunatamente, a questo tipo di pratica vengono messi dei paletti: ogni Home Restaurant infatti non può superare i 10 coperti al giorno e i 500 coperti all’anno. Inoltre le somme versate dagli ospiti a titolo di compenso non devono superare il limite di 5000 euro annui lordi.

L’esercizio dell’attività di Home Restaurant resta subordinato al rispetto delle procedure previste dall’attestato dell’analisi dei rischi e controllo dei punti critici (HACCP) ai sensi del regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2009, sull’igiene dei prodotti alimentari.
L’Homer o cooker (l’esercente dell’attività di Home Restaurant) deve rilasciare ai clienti la ricevuta e documentare con fatture l’acquisto di carne, pesce, formaggi, salumi e bevande impiegate durante l’esercizio della sua attività.
Sarà necessario registrarsi su una delle piattaforme tecnologiche approvate dal Ministero, in cui figureranno tutti i pagamenti che i clienti dovranno effettuare in forma elettronica.
Inoltre, le principali attività dell’Home Restaurant (pranzi e cene) dovranno essere registrate sulla stessa piattaforma almeno 30 minuti prima del loro inizio.

Moda passeggera o nuova realtà? Ai “fuochi” l’ardua sentenza!