
Il 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha presentato un piano di azione contenente una serie di misure per favorire il passaggio, in Europa, da un’economia tradizionale “lineare” verso una di tipo “circolare”.
In cosa consiste la differenza? Nell’economia lineare i beni seguono un ciclo di vita che va dall’estrazione di materie prime necessarie alla loro produzione alla loro eliminazione sotto forma di rifiuti in discarica o negli inceneritori (modello errato di crescita, il cosiddetto “take-make-dispose”).
Questo tipo di approccio è però destinato a fallire in quanto assume, irrealisticamente, che il pianeta disponga di risorse primarie illimitate e della capacità di far fronte agli impatti ambientali generati da questo modello di sviluppo.
L’economia circolare invece trae ispirazione dal modello che la natura impone, in cui materia e energia vengono continuamente scambiate tra i vari sistemi secondo dinamiche a ciclo chiuso dove i rifiuti non esistono. Imitare la natura significa anche progettare dall’inizio un prodotto in modo tale che a fine vita possa essere convertito in qualcos’altro (compreso il prodotto di origine).
Questo tipo di economia è auto-generativa e anche il ciclo di vita dell’olio vegetale (olio di semi di vario tipo e olio di oliva), se correttamente differenziato, rispecchia questo modello.
L’olio vegetale esausto infatti, se raccolto negli appositi contenitori può essere avviato a recupero ed essere trasformato in prodotti utilissimi tra cui il biodiesel, carburante per trazione che non è di derivazione fossile.
Oltre ad avere un carburante che non contribuisce al consumo di petrolio, fonte esauribile e molto inquinante, il biodiesel generato da oli vegetali esausti destinati allo smaltimento non sottrae coltivazioni destinate invece al food combattendo deforestazione e povertà.
Il ciclo di vita degli oli è dunque in tutto e per tutto circolare e sostenibile avendo il duplice beneficio di sottrarre un rifiuto destinato a tornare sulla terra e quello di creare da questo rifiuto risorse utilissime alla collettività.